L’addio al nostro amico e collega Pino Tatulli

Oggi, proprio nella Giornata Mondiale della Croce Rossa, (8 maggio 2019) abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio terreno, il nostro amico e collega Pino Tatulli. La Croce Rossa di Busca partecipando al dolore della famiglia, è stata doverosamente presente con molti volontari. All’uscita del feretro dalla chiesa, il nostro amico Pino è stato salutato con la sirena dell’ambulanza, proprio quell’ambulanza, che spesso ha guidato nei suoi lunghi anni in Croce Rossa. Di seguito riportiamo integralmente il ricordo che è stato letto in chiesa.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Per tutti noi che oggi siamo qui è un giorno triste. Lo è in primo luogo per la famiglia, ma lo è anche per chi come noi ha avuto il privilegio di avere Pino come collega e come amico. La tristezza dei nostri cuori non deve però prevalere sui tanti ricordi belli che Pino ci ha lasciato. Per tutti noi della Croce Rossa Pino era “quello del lunedì”, perché ogni lunedì al mattino era di turno come autista dell’ambulanza del 118. Ma da persona generosa qual era non si limitava al turno settimanale: soprattutto per i responsabili lui era quel porto sicuro in cui attraccare la nave dei nostri bisogni. Una telefonata ed ecco che Pino arrivava in sede, pronto per un nuovo servizio: da Torino a Milano, mai nessun problema. Del nostro amico ci piace ricordare la grande semplicità con cui sapeva far prevalere l’essere a scapito dell’apparire oggi tanto di moda. E il suo esserci si manifestava anche con la passione con la quale si era preso carico di un caso particolare: quando serviva lui c’era sempre per quel trasporto a Torino; un caso emotivamente più impegnativo di altri, ma proprio per questo lui lo sentiva un po’ come suo. Pino è rimasto con noi fino all’ultimo. Già minato nel fisico da quel male subdolo che se l’è portato via ha tenuto duro. Soffrendo, ma non si è arreso. A volte in servizio era un po’ sofferente e stanco, ma allo squillo del telefono come per magia tutto passava e partiva senza mai un lamento per portare assistenza dove serviva. Il 27 gennaio di quest’anno aveva ricevuto l’attestato per i 20 anni di servizio in Croce Rossa. Ne andava orgoglioso. Così tanto che per il suo ultimo viaggio ha scelto proprio la divisa della Croce Rossa. Adesso che non c’è più ci terremo stretti il suo ricordo. Lo sentiremo al nostro fianco perché siamo sicuri che dal posto in cui oggi si trova continuerà a far parte della famiglia della Croce Rossa di Busca. Adesso che vive nell’infinito del Cielo, ci piace immaginarlo alla guida della mitica Fiat 500 rossa fiammante di cui andava fiero, e naturalmente come autista dell’ambulanza con il cappellino Cri in testa. Ci mancherà. Ma andremo avanti anche per lui. Il caso vuole, o forse è un segno, che oggi sia la giornata Mondiale della Croce Rossa; e noi siamo qui a salutare un volontario della Croce Rossa. Lo salutiamo con una frase di sant’Agostino: “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono dovunque noi siamo”. Questo ci conforta, Pino resterà sempre uno di noi, anche se materialmente non ci sarà più.